Sinossi

Comunque splendida sia l’aurora che illumini la vostra vita, finirete pur sempre con l’essere inchiodato in una bara e gettato in una fossa.

(Anton Pavlovič Čechov, Reparto N. 6)

 

Saggistica

«Davvero non esiste un’alternativa alle distopie? Una via dei diritti, dell’uguaglianza delle opportunità, del rispetto della persona umana e del suo sovra-ordinamento rispetto ai robot? Se i robot saranno mere appendici di proprietà private, davvero queste ultime prevarranno sul diritto a un’esistenza degna?»
L’avvento del “mondo automatico” è fatto di sistemi di intelligenza artificiale, di algoritmi, ma anche di controllo e di questioni etiche profondissime, alle quali non sappiamo ancora rispondere. Lo sviluppo tecnologico ha generato un’abbondanza di beni, da un lato, e una grande sottrazione di reddito, dall’altro.
L’impiego di robot cela l’esigenza di schiavi a uso e consumo del potere? Davide Serafin si interroga su questa e sulle altre implicazioni sociali e politiche dell’automazione – che non è più una prospettiva, bensì realtà fattuale.
Nella postfazione, Diletta Huyskes ci svela inoltre l’impianto discriminatorio dietro la progettazione dei sistemi intelligenti: le macchine riproducono razzismo, sessismo e oppressione nei confronti dei segmenti sociali già vulnerabili.
Dai telai di inizio Ottocento fino agli odierni processi decisionali automatizzati: è legittimo immaginare un futuro senza lavoro governato da un’automazione generatrice di diseguaglianze? Senza un’educazione alla programmazione, non potremo augurarci un futuro più equo.
Schiavi Elettrici (ed. People 2020)
La nuova economia della condivisione è diventata “economia del lavoretti”. Lavoretti che si fanno “per aiutare tutti”, per far risparmiare tempo. Chi svolge queste mansioni, così viene raccontato dalle società di food delivery, è felice di impiegare il proprio tempo libero in questo modo. Non ci sono pause, non ci sono opportunità. È un grande cambiamento, che non sarebbe mai iniziato senza una grande crisi.
Senza più valore (ed. People 2019)
Trecentomila persone che indossano un gilet giallo possono fermare gli aumenti delle accise sul gasolio ma non il Grande Sconvolgimento.
Il cambiamento climatico è sempre più evidente, nei numeri delle temperature medie e nei fatti determinati dagli eventi atmosferici estremi.
Se la politica non è in grado di preparare la popolazione alla transizione energetica, il disastro non farà altro che aumentare il divario fra le élite tecnologiche e le masse sprovviste dei mezzi per affrontare il diluvio.
Ancora una volta è una questione di uguaglianza.
La Retromarcia dei Gilet Gialli (ed. People FREE 2018)
Il Volo dei Gufi è una raccolta di articoli. Contiene il lavoro di tre anni di debunking politico effettuato sul blog di Possibile.
Il Volo dei Gufi.
Il mondo del lavoro, nelle sue molteplici trasformazioni in atto, affronta la prima selvaggia liberalizzazione delle prestazioni occasionali. I voucher diventano archetipo di una società che non assegna più alcun valore al lavoro e trasforma la paga in un buono da dieci euro. L’ascesa inarrestabile dei voucher affrontata attraverso una sistematica analisi dei numeri e delle statistiche.
V come Voucher – La nuova frontiera del precariato – 2016
Tutti dicono 80 euro. Ma la misura adottata dal governo Renzi, anziché essere destinata a chi più ne ha bisogno, viene assegnata anche a chi bisogno non ha. L’analisi che ha anticipato ciò che ora è ormai stato acclarato da economisti ed esperti di settore.
80 euro di Ingiustizia Sociale
Il Movimento 5 Stelle entra in Parlamento nel 2013 e fin dall’inizio fonda la sua propaganda sul dimezzamento della diaria dei parlamentari. Nella confusione della propaganda e della mole di numeri messi in circolazione, emergono crepe sempre più evidenti. Un documento essenziale che per primo ha rivelato l’ipocrisia dietro la retorica della restituzione.
La Resa dei Konti

Narrativa

Scritti fra il 2008 e il 2009, questi racconti sono riemersi come reperti archeologici dopo uno scavo. Quello scavo che ad ognuno è capitato di fare, prima o poi. Brevi e violenti, raccontano di un mondo vicino allo sfacelo. La realtà è rappresentata a tratti grotteschi, decadenti, sempre sul punto di finire in pezzi. I personaggi di Videopoker sono appena suggeriti, come figure di bozzetti non conclusi. Sono in preda ad istinti indicibili e stanno facendo cose orribili. Eppure non se ne avvedono, e vanno avanti, come se niente fosse.
Videopoker
product_thumbnail I padri sono quella cosa che non c’è mai. Sono tutti sulla stessa isola, insieme a John Lennon e Jimi Hendrix.
Un mondo senza padri è un mondo precario. Le storie di ‘Licenziami la vita’ sono storie che si reggono sulle stampelle, storie di ragazzi che non diventeranno mai uomini, che non troveranno mai la loro giusta collocazione e non sapranno mai di essere quello che sono.
Licenziami la vita